ESCLUSIVA - Righi: "Mantova, che grande impresa!"

E' una di quelle persone che ha lasciato il segno nel cuore dei tifosi ed appena nomini a Mantova, viene fuori la lacrimuccia: grinta, idee chiare e tanta, tanta passione. Emanuele Righi il direttore sportivo che ha preso parte alla rinascita dell'Acm, è stato ospite della nostra Redazione per commentare insieme la straordinaria cavalcata a tinte biancorosse che ha sancito la promozione in serie B della truppa di viale Te: "Quella del Mantova è sicuramente una grande impresa, merito del presidente Piccoli che ha saputo individuare due figure tecniche di altissimo livello come il direttore sportivo, Botturi che ha sicuramente ha dato conferma di quanto di buono aveva fatto a Sesto San Giovanni nell'anno precedente, sfiorando il salto di categoria, e l'allenatore Possanzini che, in questo momento, è probabilmente uno dei tre allenatori italiani di maggior talento, monitorato anche da club di categoria superiore".

"Oggettivamente il Mantova ha beneficiato della sua visione di calcio e del suo gioco. Credo che mai, negli ultimi anni, si sia vista una prevalenza di un tecnico sulla squadra al di là dei giocatori a disposizione. Il club virgiliano vince questo campionato grazie al suo allenatore, quindi merito a un bravissimo direttore sportivo che ha individuato questo profilo e merito ovviamente ad una proprietà che ha avuto la saggezza di lasciare operare le persone scelte e al giorno d'oggi, con tante parole e con tante persone che si improvvisano conoscitore di calcio, è una testimonianza che va riconosciuta al presidente! La chiave vincente è stata proprio la sinergia perfetta tra proprietà, dirigenza e staff tecnico!".

"Per quel che riguarda la squadra - continua il direttore sportivo - sicuramente Galuppini si è dimostrato un top per questa categoria. Sarà bello vederlo anche in serie B, qualora venga riconfermato, ma onestamente non ho particolari dubbi e credo che il mix perfetto per affrontare la cadetteria, sia proprio quelli di calciatori esperti come lui e Burrai, più giovani di talento che il Mantova ha saputo valorizzare. Citazione a parte, per quanto mi riguarda, va a Panizzi: leader silenzioso, giocatore esperto che ha saputo prendersi il suo spazio, il suo riconoscimento anche se nelle precedenti gestioni era stato addirittura messo fuori rosa. Infine ultimo, ma non ultimo per importanza, il fattore pubblico: anche qui, a mio modo di vedere grandissime intuizione del presidente che ha tenuti i prezzi estremamente popolari, coinvolgendo una città con una modalità ed una filosofia che faranno scuola anche in serie B. Sicuramente, quando si aprirà la campagna abbonamenti, saranno spazzati via tutti i record possibili e immaginabili a livello di presenze allo stadio. L'importante per la società è che il Martelli sia pieno sempre!"

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