Falanca, giovane del vivaio biancorosso: "Pronto a dare mio contributo"

Il ko sul campo della capolista Südtirol e lo strascico di polemiche dovuto al rigore dubbio con cui gli altoatesini hanno vinto il match hanno fatto quasi dimenticare il debutto di un giovane mantovano nelle file virgiliani: il classe 2004 Michele Falanca, da quattro anni nel settore giovanile biancorosso. Falanca si è raccontato dalle colonne de La Voce di Mantova. Ecco le sue dichiarazioni riportate anche dai colleghi di tuttoc.com "La Primavera? È stata un’annata molto complicata per me. Non trovavo spazio, ero molto demotivato. Poi è arrivato il gol al San Marino e da lì la mia stagione è svoltata. Anche se non è stata quella l’occasione che mi ha fatto arrivare in prima squadra. E' stata un’amichevole infrasettimanale tra la Primavera e la prima squadra. Lì mister Galderisi mi ha notato e ha deciso di aggregarmi ai “grandi”". La prima convocazione è quindi giunta in occasione del derby lombardo contro la Feralpisalò: "È successo tutto molto in fretta, dopo una sola settimana di allenamento. Mi hanno fatto la maglia col numero 7 e via in panchina. Ero felicissimo sì, ma anche tranquillo. Non volevo, e non voglio nemmeno adesso, farmi illusioni". Poi il debutto di domenica scorsa a Bolzano: "Nel secondo tempo mi fanno scaldare e lì capisco che qualcosa può succedere. Continuo a ripetermi di stare tranquillo e non agitarmi. Poi Galderisi mi chiama: sì, tocca proprio a me. Cosa mi ha detto il mister? Mi ha ribadito la parola chiave della giornata: intraprendenza. E sono entrato". Se gli si chiede se c’è il calcio nel suo futuro risponde: "Mi piacerebbe, ma non voglio aspettarmi nulla. Vivo il presente, cercando di sfruttare questa occasione che il Mantova mi concede. Non so se giocherò ancora, però una cosa posso assicurarla: per la volata salvezza ci sono anch’io. Pronto, se serve, a dare il mio contributo".