MICR: Franco Gabrielli racconta la tragedia della "Costa Concordia"

29.09.2022 18:08 di  Tutto Mantova   vedi letture
MICR: Franco Gabrielli racconta la tragedia della "Costa Concordia"
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Grande partecipazione al Museo Internazionale della Croce Rossa per la presentazione del libro “Naufragi e nuovi approdi, dal disastro della nave Concordia al futuro della Protezione civile” (Baldini e Castoldi editore) di Franco Gabrielli. Il Prefetto è stato tra i protagonisti del Festival della Croce Rossa, in programma da Giugno proprio a Castiglione e che ha segnato la riapertura al pubblico del MICR, dopo il periodo di chiusura causa Covid. Ha partecipato, invece, in collegamento da New York, dove era impegnato alle Nazioni Unite, il Pres. Francesco Rocca. In platea, tra gli ospiti, anche i Sindaci di Castiglione delle Stiviere e di Solferino che hanno ribadito l’importanza della Croce Rossa nel tessuto territoriale locale. Sul palco del cortile di Palazzo Longhi, Gabrielli ha raccontato, dal suo punto di vista, le vicende legate al naufragio della Costa Concordia a largo dell’Isola del Giglio. Era il 13 gennaio 2012. Sono trascorsi più di dieci anni da una situazione emergenziale del tutto inedita nella storia del nostro Paese. Dai primi momenti della crisi fino alla messa in sicurezza della nave ed al recupero del relitto. Franco Gabrielli, all’epoca Capo del Dipartimento della Protezione Civile, per l’occasione nominato Commissario delegato dal Governo con il compito di gestire la drammatica situazione nel mar Tirreno, racconta trenta mesi di lavoro: dalla corsa contro il tempo per cercare i dispersi alle difficoltà ed alle preoccupazioni legate al rischio ambientale; dalla manovra rischiosissima del parbuckling al successivo rigalleggiamento della Concordia, per terminare con l’approdo nel porto di Genova. Il Prefetto, spiega ai presenti, di essere venuto a conoscenza dell'ammaraggio dalle notizie confuse e frammentate trasmesse dai Tg. Nel libro, oltre a narrare questa vicenda, ha anche voluto fare una profonda riflessione sul ruolo e sull'impegno della Protezione Civile. Il volume, come si intuisce dal titolo, presenta la stessa struttura di una tragedia classica infatti troviamo un prologo, cinque atti e un epilogo. Questo libro è intriso di umanità vera, concreta che è “verbo” per la missione e l’opera della stessa Croce Rossa. Tra le parole chiave c’è coraggio, che è una vera e propria virtù: il coraggio di chiedere scusa! Ed ancora focus su leadership, stabilità, servizio, consapevolezza, condivisione, trasparenza, riscatto italiano.

 

L'autore si concentra sul durante e sul dopo della tragedia della Costa Concordia: dalle prime settimane dove c’era bisogno da un lato di trovare i dispersi e dall’altro c’era l’esigenza di mettere in sicurezza la nave. A queste problematiche si aggiungevano le preoccupazioni legate al rischio ambientale ed alla salvaguardia dei beni culturali. Mesi pieni di scelte difficili da prendere, però, in poco tempo. La rimozione della Concordia ha comportato una spesa di un miliardo e mezzo di dollari ed è stata l’unica tragedia nel nostro Paese che ha avuto un inizio ed una fine, senza gravare sui contribuenti, perché l’armatore si è fatto carico di tutte le spese primarie ed accessorie. L’opera ingegneristica presupponeva di far ruotare la nave, di poggiarla su un falso fondale e poi farla rigalleggiare attraverso un sistema di cassoni: tutto ciò rientrava nei calcoli, ma cosa diversa è stata, poi, la realtà dei fatti. L’allora Capo della Protezione Civile, ha sottolineato che, nonostante l’incidente sia avvenuto a gennaio 2012, le operazioni di rimozione sono iniziate a settembre 2013 quando, dopo una serie di manovre complicate e rischiose, si è arrivati ad una rotazione della nave stabilita in base al porto di approdo della Costa Concordia (Genova appunto). Queste difficoltà sono state superate grazie ad una stretta collaborazione tra pubblico e privato e per risolvere i problemi ambientali, in seguito, sono stati bonificati i fondali marini dell’isola del Giglio. "Il ruolo della Protezione Civile è stato fondamentale durante le operazioni successive alla tragedia - ha concluso Gabrielli - Questo disastro ci ha insegnato che è possibile fare degli errori tragici e sistemici, ma anche impegnarsi per porvi rimedio e riscattarsi, e laddove si realizzano corrette sinergie, è possibile conseguire cose straordinarie ed all'apparenza impossibili!". 

Angelo Maria Castaldo

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